La Fabbrica e la Fondazione Homo viator insieme in un progetto tra tradizione e innovazione.

Sempre più iniziative in Vaticano con l’ avvicinarsi del Giubileo. Alcune sono già attive come il lavoro dei volontari della Fondazione Homo Viator – San Teobaldo della Diocesi di Vicenza che , dallo scorso maggio accolgono e accompagnano il pellegrini della Romea.

Romea Strata unisce tradizione, spiritualità e accoglienza. Oltre al percorso riservato in Piazza San Pietro per evitare le file dei turisti alla quotidiana Messa del Pellegrino, è disponibile, per tutti i viaggiatori, la digitalizzazione e sistematizzazione della raccolta dei loro dati di arrivo (come avviene già ad Assisi o Santiago) e il riconoscimento dell’attestato del Testimonium, una pregiata pergamena con le icone dei Santi Pietro e Paolo, consegnato a tutti i pellegrini, a prescindere dal tratto che avranno percorso, purché non inferiore ai cento chilometri.

Al mattino e al pomeriggio i volontari, già formati, accolgono, all’interno della postazione installata sulla piazza al “varco oranti”, i pellegrini che giungono a piedi e in bicicletta. Ma anche a cavallo.

Il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica di San Pietro e presidente della Fabbrica di San Pietro spiega che “questa attenzione e vicinanza permette loro di farli sentire maggiormente accolti e benvenuti in questo luogo unico e caro a tutti i fedeli del mondo”.

Una novità  per l’ultimo tratto che abbandona la Via Trionfale in favore di un nuovo percorso più semplice, sicuro e gradevole, che approccia la Basilica da una prospettiva inedita, rendendo più semplice e sicuro l’ingresso a Roma. La Rete Ferroviaria Italiana e Roma Capitale stanno recuperando un tratto ferroviario dismesso come anche il tunnel Monte Ciocci, chiuso da circa dieci anni, valorizzando il paesaggio e creando un’atmosfera favorevole per l’arrivo a San Pietro.