Si è concluso il “Pellegrinaggio di pace 2019” nella zona demilitarizzata tra Corea del Sud e Corea del Nord. Vi hanno preso parte oltre 90 giovani provenienti da 15 Paesi del mondo. Insieme a loro anche otto missionarie, benedettine e salesiane. Al centro dell’iniziativa soprattutto l’auspicio di riunificazione tra i due Paesi
Da 70 anni, cioè da quando la penisola coreana venne divisa in due a conclusione della guerra, le famiglie del Nord e del Sud della Corea vivono separate. Una situazione dolorosa alla quale i due Paesi, e tutta la comunità internazionale, non sono riusciti a porre rimedio, soprattutto a causa delle resistenze del regime di Pyongyang che ha utilizzato la questione sempre a fini politici per opporsi al sud filoamericano.
Ma è importante sperare che la situazione possa risolversi e per questo è essenziale continuare a pregare per la pace nella Regione e in tutto il mondo, afferma suor Giuliana, coreana, missionaria delle Figlie di Maria Ausiliatrice.
Questo l’obiettivo del “Pellegrinaggio di pace 2019“, conclusosi oggi nella zona demilitarizzata tra le due Coree. Attraverso quest’iniziativa i giovani di tutto il mondo lanciano una forte richiesta ai potenti di tutto il mondo, chiedendo di essere ascoltati.